Guida dettagliata al recupero crediti in Russia

Il recupero crediti in Russia è un processo rigorosamente regolamentato dal Codice Civile russo, dalla legge sull’esecuzione forzata e da altri atti normativi. Si articola in più fasi: stragiudiziale, giudiziale, esecutiva — ognuna con le sue particolarità e insidie.
Vediamo insieme come funziona nel dettaglio.

Le informazioni sono aggiornate al 04.05.2025.

3 anni
Termine generale
    Un debito è un’obbligazione non adempiuta del debitore verso il creditore. 
    Può nascere da:
  • contratti (ad esempio, fornitura, prestito, locazione);
  • legge (ad esempio, obbligo di restituire un arricchimento indebito);
  • illeciti (ad esempio, risarcimento danni).
    Importante: il debito deve essere documentato — contratto scritto, ricevuta, fattura, corrispondenza, rapporti di lavoro svolto. Senza prove scritte, il recupero diventa molto più difficile.

1. Fase stragiudiziale

Per legge, la fase stragiudiziale non è sempre obbligatoria, ma:
  • nei contenziosi tra aziende è richiesta;
  • nei debiti tra privati (es. prestiti) non è obbligatoria, ma altamente raccomandata.
Come funziona:


1/ Il creditore invia una lettera di diffida (messa in mora):

  • indica l’importo dovuto;
  • spiega le basi del credito (es. contratto, ricevuta);
  • concede un termine per il pagamento (di solito 10–30 giorni).

2/ La diffida si invia per posta raccomandata con ricevuta di ritorno o si consegna a mano con firma.

3/ Se il debitore paga — problema risolto. Se ignora — si passa al tribunale.

Perché è importante?
  • Dimostra il tentativo di risolvere amichevolmente;
  • In certi casi è requisito legale;
  • Può spingere il debitore a pagare evitando le spese processuali.

2. Recupero giudiziale

Se la via amichevole fallisce, il creditore presenta un ricorso in tribunale.

Due modalità principali:
  • Ordine di ingiunzione di pagamento: procedura semplificata per crediti non contestati (fino a 500.000 ₽ per privati, 800.000 ₽ per aziende). Il giudice emette l’ingiunzione senza udienza, il debitore ha 10 giorni per opporsi.
  • Procedimento ordinario: causa civile completa, con udienze, prove, eventuali perizie.
Cosa serve al creditore:
  • un dossier ben preparato (contratti, fatture, ricevute, e-mail);
  • pagamento del contributo unificato (calcolato in base all’importo richiesto);
  • redazione di un ricorso ben strutturato.
Come funziona:
  • Il tribunale esamina il caso (giudice di pace o tribunale ordinario, a seconda della somma);
  • Emette una sentenza o ingiunzione;
  • La sentenza diventa esecutiva dopo un mese, salvo appello (l’ingiunzione dopo 10 giorni senza opposizione).

3. Procedura esecutiva

Dopo la sentenza definitiva o l’ingiunzione, si ottiene un titolo esecutivo. Questo viene consegnato al Servizio federale degli ufficiali giudiziari (FSSP).

L’ufficiale giudiziario:
  1. notifica il debitore;
  2. concede 5 giorni per adempiere volontariamente;
  3. in caso di mancato pagamento, attiva misure coercitive:
  • pignoramento conti correnti e beni mobili;
  • trattenute sullo stipendio o pensione;
  • blocco dell’espatrio;
  • se necessario, sequestro e vendita all’asta di beni.
⚠ Nota: non possono essere pignorati importi minimi necessari alla sopravvivenza (minimo vitale).

Termine generale: 3 anni da quando il creditore ha saputo del mancato adempimento.

Se scade il termine, il debitore può opporsi in tribunale, facendo rigettare la domanda.

⚠ Attenzione: la prescrizione si interrompe se il debitore riconosce il debito (es. pagamento parziale).

Altri strumenti

  1. Agenzie di recupero crediti: possono essere incaricate dal creditore per contattare il debitore (senza poteri coercitivi).
  2. Cessione del credito: il creditore vende il credito a terzi (es. factoring).
  3. Mediazione: un mediatore aiuta le parti a trovare un accordo.

Difficoltà possibili:

  • Il debitore nasconde beni;
  • Il debitore non ha redditi ufficiali;
  • I tempi lunghi della burocrazia esecutiva;
  • Il debitore dichiara fallimento.
In questi casi, il creditore può:
  • ingaggiare investigatori privati;
  • agire in tribunale per annullare vendite fittizie di beni;
  • partecipare alla procedura di fallimento.

Consigli pratici
✔ Mettete sempre per iscritto gli accordi;
✔ Conservate tutte le prove (e-mail, bonifici, ricevute);
✔ Non aspettate troppo — la prescrizione corre!;
✔ Consultate un avvocato per cause complesse.

Conclusione
Recuperare un credito in Russia non è automatico: richiede preparazione, pazienza e conoscenza delle regole. 

Se le somme sono rilevanti o il caso è difficile, è meglio rivolgersi subito a un avvocato esperto.